L’insufficienza renale può essere acuta o cronica:

Insufficienza renale acuta: È una sindrome caratterizzata dalla rapida riduzione della funzione renale (ore o giorni) e da alterazioni metaboliche derivanti dall’accumulo di prodotti del catabolismo delle proteine. Può essere a sua volta pre-renale: ipoperfusione renale e danno funzionale; renale organica: danno organico del rene; post-renale: ostruzione delle vie urinarie.

Insufficienza renale cronica: Riduzione della capacità dei reni di espletare le specifiche funzioni (escretoria ed endocrina). Rappresenta l’esito finale di malattie capaci di provocare una progressiva distruzione di nefroni (perdita irreversibile di nefroni funzionanti > 70%).

INDICAZIONI DIETETICHE PER INSUFFICIENZA RENALE CRONICA:

Fare una dieta sana ed equilibrata secondo principi generali (poco sale, grassi saturi ridotti, fibre elevate ed energia controllata per il raggiungimento/mantenimento di un peso ideale)

  • le restrizioni dietetiche vanno applicate in maniera graduale e progressiva, tenendo conto della fase della malattia
    • in presenza di malattia renale senza o con lieve riduzione funzionale, in caso di elevato introito proteico (frequente), tendere ad un introito proteico normale di 1.0 g/kg peso/die
  • in presenza di moderata riduzione funzionale renale, tendere ad un introito proteico
    di 0.8 g/kg peso/die
    (ottenibile di norma senza alimenti aproteici); in caso di filtrato glomerulare più ridotto, più stretto controllo delle proteine, 0.6 grammi g/kg/ peso (ottenibile di norma con alimenti aproteici) e del fosforo (valutazione gruppi alimenti; tecniche di cottura; ecc.)
    • in presenza di marcata riduzione funzionale renale, dieta ipoproteica con 0.6 g/kg/peso corporeo di proteine, oppure dieta fortemente ipoproteica (0.3-0.4 g/kg peso corporeo/die) con supplemento di chetoanaloghi
    • in presenza di riduzione funzionale renale terminale, dieta ipoproteica a tenore massimo di
    0.6 g/kg peso/die diproteine
    o dieta fortemente ipoproteica (0.3-0.4 g/kg peso corporeo/die) con supplemento di chetoanaloghi in pazienti adeguatamente selezionati
    in pazienti ben selezionati che hanno raggiunto criteri funzionali di inizio dialisi (clearance Creatinina Tra 7 E 5 Ml/Min) senza complicanze cliniche o metaboliche di rilievo, dieta fortemente ipoproteica (0.3-0.4 G/Kg peso corporeo/die) con supplemento di chetoanaloghi
  • l’introduzione di fosforo dovrebbe rimanere entro limiti di 1 g/die
  • l’introduzione di cloruro di sodio dovrebbe non essere inferiore 3g/die ma non superare i 5-6 g/die a meno di una nefropatia con perdita di sodio.
  • l’attività fisica è un complemento fondamentale
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A cura del Dott. Cristian Mastropietro

BIOLOGO NUTRIZIONISTA